Museo Archeologico - Antiquarium Comunale
Il Museo Archeologico-Antiquarium Comunale e le aree archeologiche nuragiche di Janna ‘e Pruna e Su Notante sono attualmente oggetto di un'attività di gestione (curata dalla Liber Società Cooperativa con sede a Buddusò), finalizzata alla valorizzazione, custodia, manutenzione, apertura al pubblico con servizio di visite guidate, finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna su progetto presentato dal Comune dì Irgoli ed in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Sassari e Nuoro.
La referente del Museo-Antiquarium è la Dottoressa Archeologa Susanna Massetti.
Per informazioni è possibile contattare uno dei seguenti recapiti:
- indirizzo di posta elettronica: museo@comune.irgoli.nu.it museoirgoli@tiscali.it
- telefono: 0784 97 90 74 e cell. 3806390589
L'Antiquarium di Irgoli - Antichidades Sardas
L' Antiquarium di Irgoli, ospitato nella vecchia sede municipale, in Via San Michele 14, accoglie nelle sue sale reperti provenienti quasi esclusivamente dal territorio comunale, collocabili in un ampio arco cronologico che va dal Neolitico Recente al Medioevo.
Ai materiali recuperati da raccolte di superficie condotte negli anni passati dalla locale Associazione C.I.A.S. si affiancano gli oggetti rinvenuti nelle recenti campagne di scavo dei monumenti sacri di epoca nuragica di Janna 'e Pruna e di Su Notante, curate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Sassari e Nuoro.
L'intero percorso espositivo della struttura museale, articolato su due piani, è concepito con finalità prevalentemente didattiche e grazie ad un ricco arredo iconografico (pannelli esplicativi, planimetrie e riproduzioni fotografiche) consente al visitatore un approccio agevole ed immediato con le testimonianze di cultura materiale presentate all'interno di 19 vetrine.
L'oggetto esposto diviene pretesto per una narrazione che si dipana nei millenni toccando i vari aspetti delle attività produttive e della sfera cultuale e spirituale: gli utensili (coti-affilatoio, asce, lame, macine, pestelli, macine asinarie in pietra, asce e scalpelli in bronzo) documentano l'origine e lo sviluppo dei lavori agricoli; vasi bollitoio e colini frangicagliata attestano la lavorazione del latte; recipienti integri o frammentati esemplificano lo svolgersi della produzione ceramica attraverso i secoli; lingotti frammentari, forme di fusione e il prodotto finito nelle sue molteplici forme mostrano in tutta la sua complessità la vivacità creativa dell'artigiano metallurgo; rocchetti, fusaiole e pesi da telaio richiamano ovviamente le attività, tipicamente femminili, della filatura e tessitura; uno splendido esemplare di pintadera testimonia la preparazione di pani decorati mentre collane in pasta vitrea, collari, spilloni e bracciali in bronzo rivelano con immediatezza il gusto e la cura per gli ornamenti personali; le offerte votive rinvenute negli edifici sacri nuragici di Janna 'e Pruna e Su Notante costituiscono infine interessanti manifestazioni dell'ambito devozionale, così come, per altro verso, un betilo troncoconico in basalto ed un monumentale concio a dentelli in granito, recuperati da tombe di giganti, rimandano significativamente alla sfera funeraria.