Le testimonianze del passato nel territorio di Irgoli
Il territorio di Irgoli, pur nella limitata estensione della superficie complessiva, è caratterizzato da un paesaggio alquanto variegato che dalla pianura alluvionale del Cedrino (quota minima m 9-10 s.l.m.), attraverso rilievi dapprima morbidi e di modesta entità ma via via sempre più imponenti e accidentati, raggiunge gli 862 m s.l.m. nelle tormentate creste granitiche di Monte Senes. La presenza di zone pianeggianti, di situazioni di comodo fondovalle trasversale alla valle del Cedrino, di una ricca rete idrografica (anche se in buona parte a regime stagionale) e di una grande quantità di risorgive, la stessa collocazione geografica del territorio irgolese, che collega la fascia litoranea del Golfo di Orosei e l'entroterra montuoso, sono gli elementi che hanno determinato le scelte insediative delle popolazioni che nel corso dei millenni (dall'età neolitica ad epoca tardo antica e medioevale) hanno frequentato ed abitato questa area.
Testimonianza di questa presenza millenaria dell'uomo è la notevole stratificazione monumentale presente sul terreno anche all'interno del moderno abitato (Nuraghe Sant'Antiòcu, pozzo e strutture murarie nuragiche nella zona di S. Stefano). Nel circondario alcune domus de janas (tra cui la nota Sa Conca ‘e Mortu), sepolture in tafone, tombe di giganti, nuraghi, villaggi ed edifici cultuali nuragici, aree insediative e rinvenimenti d'ambito funerario di età romana e medioevale, rivelano in maniera inequivocabile, assieme ai reperti di cultura materiale oggi conservati nell'Antiquarium Comunale, la complessità e la capillarità che in antico hanno caratterizzato i fenomeni di occupazione e di fruizione di questo territorio.